martedì 21 gennaio 2014

4 writers. 4 blog – La ragazza in rosso - Silvia Devitofrancesco.

Oggi vi racconto di Silvia, una giovane donna di Bari. 




Silvia è intraprendente ed è una mente sveglia. La passione per la scrittura l’accompagna praticamente da quando ha imparato a scrivere, già da giovanissima si è contraddistinta scrivendo per il giornale scolastico delle medie.
Attualmente la nostra amica ha collaborato con la rivista web Cafè News Magazine in cui tiene una simpaticissima rubrica sui diari impossibili, in cui Silvia diventa Giulietta Capuleti, Eleonora Duse, Anna Bolena e molte altre. Silvia però non si ferma qui, Silvia è in continuo movimento, fa parte del comitato valutazione inediti della Libro aperto edizioni e, a soli 23 anni, ha già pubblicato aforismi e racconti, mentre un nuovo romanzo sta aspettando di prendere il volo. Un romanzo che aspettiamo cariche di curiosità.
Di seguito trovate alcune immagini dei suoi lavori e raccolte che la riguardano


                 


Se volete saperne di più sui lavori di Silvia vi consiglio questi link



Adesso viene la parte più divertente, perché Silvia risponderà ad alcune domande in esclusiva per noi:
  
1.      Raccontaci un po’ di te, sappiamo che fin da piccola amavi scrivere, quali altri sogni avevi? Li stai realizzando?
Non ci crederete mai, ma è così. Da piccola desideravo diventare una  professoressa di matematica e scienze nella scuola media. Mi ero persino iscritta al liceo scientifico optando, poi, pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico, per il liceo classico. Oggi non ricordo quasi più nulla di matematica! Quindi direi che i miei sogni sono decisamente cambiati come anche io sono cambiata. Non sono più timida, desidero far conoscere la mia arte. Il mio sogno è uno solo: diventare una scrittrice di successo e sto facendo di tutto per realizzarlo.
2.      Ti piace leggere? Quale autore ti regala maggiori emozioni?
Adoro leggere. Ho diversi autori che prediligo: Jane Austen per aver gettato le basi della letteratura femminile; Oriana Fallaci esempio di giornalismo (anche per questo ho scelto come percorso universitario uno a risvolto giornalistico) ma anche di dolcezza, si pensi a lettera a un bambino mai nato; poi il mio adorato Shakspeare, devo ammettere anche Pirandello e poi un autore poco noto al grande pubblico, Tondelli che con una scrittura diretta e incisiva riesce a parlare di temi “forti” toccando le corde dell’anima. L’elenco è lungo, ho nominato solo i più significati.
3.      Perché scrivi? Cosa ti spinge a prendere carta e penna (o pc)?
Scrivo per  esprimere me stessa e la mia essenza. Tra le rughe che escono dalla mia mente inserisco qui e là qualcosa di me, del mio carattere, della mia visione del mondo. Scrivo anche per far emozionare, poiché penso che al giorno d’oggi le emozioni autentiche si siano un po’ perdendo. Di questo incolpo le chat che hanno annullato gli sguardi. Quando scrivo lascio perdere il pc preferisco qualcosa di più tradizionale con carta e penna.
4.      Come sei passata dalla scrittura giornalistica ai racconti-romanzi?
Non ho fatto vero e proprio giornalismo. La mia scrittura è sempre stata creativa. Quando ho collaborato con caffè news riuscii ad ottenere la rubrica dei diari proprio per esprimere la mia anima creativa. Ciò può essere un controsenso vista la mia laurea in lettere con curriculum “Editoria e giornalismo”, ma lo stile giornalistico lo trovo troppo freddo e distaccato. Io sono un po’ più passionale.
 5.      Hai frequentato dei corsi di scrittura o sei autodidatta?
           Non ho frequentato dei corsi di scrittura creativa, tutto talento naturale ;)
 6.      Quando chiudi gli occhi e immagini il tuo pubblico, chi vedi?
Bella domanda! Vedo i miei affetti, la mia famiglia, i miei amici, ma vedo anche un grande pubblico che spazia dalla gente comune, agli studenti e, perché no, visto che sogniamo, anche qualche pezzo grosso del mondo della cultura ;)
7.      In quale argomento/genere letterario ti riconosci?
Preferisco scrivere romanzi o racconti di formazione nei quali avviene una crescita del personaggio. Adoro i risvolti amorosi, come tutte le donne! Tuttavia mi piacerebbe scrivere anche un romanzo impegnato che tratti temi storici o problemi sociali del nostro tempo.
8.      Dove preferisci scrivere? Nella tranquillità o nel caos (es. bar)?
          Amo scrivere a casa.  Seduta alla mia scrivania, la stessa sulla quale ho studiato dalle elementari alla laurea, nel silenzio totale della casa, al massimo tollero la presenza del cellulare.
9.      Puoi regalarci qualche informazione sul tuo prossimo lavoro? Per esempio, quanto tempo hai impiegato a scriverlo? Ti rappresenta?
Ho scritto un romanzo. Ho impiegato diverso tempo anche perché lavoravo alla tesi di laurea e quindi non è stata una genesi costante. Subito dopo la laurea, come mi ero prefissata, l’ho fatto conoscere a due editori, ora sono in ansia per la risposta! E’ una storia inventata con qualcosa di me, nella quale protagonista è la scrittura.


Un ringraziamento a Silvia e un sentito in bocca al lupo per il suo nuovo Romanzo!


Nessun commento:

Posta un commento